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marted́ 04 luglio 2023
 

Premio Carosone, tutti gli artisti

 

L'evento in Tv luned́ 10

 

E’ calato il sipario sull’edizione 2023 del “Premio Carosone” davanti ad un’Arena Flegrea gremita che si è goduta uno spettacolo capace di tenere insieme radici e ali, tradizione e sperimentazione. Il dj set carosoniano di Roberto Funaro ha aperto questa quattordicesima edizione mentre sul maxischermo.

Curato nella direzione artistica da Federico Vacalebre, biografo ufficiale di Renato Carosone, e programmato e finanziato dalla Regione Campania, prodotto e promosso dalla Scabec con Teta Pitteri, il “Premio” anche quest’anno ha riunito protagonisti acclamati e rivelazioni del panorama musicale, che hanno ricevuto il riconoscimento e hanno unito l’esecuzione di brani del canzoniere carosoniano a loro brani. A presentare gli artisti, insieme a Gianni Simioli, Maria Elena Fabi e Noemi Gherrero. Quest’anno, insieme a Renato Carosone, Vacalebre ha deciso di rendere omaggio anche a Sergio Bruni nel ventennale della morte, Federico Salvatore, Diego Armando Maradona, Domenico Modugno. Ad accompagnare gli artisti on the stage la backing band Afro Blue, ovvero Paolo Sessa (piano), Andrea Palazzo (chitarre), Fabrizio Buongiorno (basso e synth bass), Umberto Muselli (sax e seconda tastiera), Paolo Forlini (batteria), Gerardo Palumbo (percussioni), Helen Tesfazghi (cori).

La platea è stata subito travolta da una particolare versione di “Ho giocato tre numeri al lotto”, proposta dalle Kalìka, che dal loro album “Ago, filo ’e parole”, hanno scelto “Fatmah” rendendo omaggio agli Almamegretta.

Poi è arrivato Roberto Colella (La Maschera) e, con lui, il ricordo di Federico Salvatore di cui si è sentita la voce nel prezioso inedito “Si t’annascunne”. Colella ha completato il suo momento live con “Pigliate ‘na pastiglia” e “Mirella e Felice”. “Maruzzella” scelta per Dario Sansone (Foja) che con la sua “’A mano ’e Dios” ha portato el D10s nel carosello newpolitano del Premio Carosone. Riconoscimento anche a Bungaro sul palco con “T’aspetto ’e nove” e “La donna riccia”, e ai Suonno d’Ajere, che hanno eseguito in anteprima il loro nuovo singolo “Fotografia”, insieme a “Buonanotte”, sempre del repertorio carosoniano. È stata poi la volta di Dada’ con “Torero” e con il debutto live del suo nuovo singolo, “Ver min”, di Mario Venuti con un ponte lanciato tra “Napoli-Bahia”.

Dopo aver aperto con “Figli delle Stelle” di Alan Sorrenti, Premio Carosone 2022, l’ex Denovo è stato raggiunto da Lucariello per una versione live del suo nuovo singolo. Lucariello è rimasto sul palco per una “Guaglione” rivista ad hoc, e “’E cose belle”. È arrivato poi il momento dell’ospite d’onore Eugenio Finardi, premiato dall’Amministratore Unico della Scabec, Pantaleone Annunziata. Finardi ha regalato alla platea “Tuo vuò fa’ l’americano” e “Te voglio bene assaje”. Con “Malatia” e “Caravan Petrol”, premiato di questa edizione anche Ciccio Merolla, che porta a casa il secondo Premio Carosone, consegnato pensando al papà di tutti i percussionisti-fantasisti newpolitani Gegè Di Giacomo. E poi ecco Raiz che con il suo album “Si l’ammore è ’o cuntrario d’’a morte” ha reso omaggio al maestro Sergio Bruni, a vent’anni dalla sua scomparsa. Inedita la sua rilettura di “Giacca rossa e russetto”, intonata con “Carmela”. Nel 2003 il Premio Carosone era stato consegnato a Enzo Jannacci. Nel 2023, vent’anni dopo, lo ha ritirato suo figlio Paolo, che proposto al pubblico napoletano “Canterò”, “Voglio parlarti adesso” e “Vincenzina e la fabbrica”, omaggio al grande genitore, che in quel 2003 fu premiato da Luciano De Crescenzo. Gran finale con Franco Ricciardi, che ha fatto ballare l’Arena Flegrea con “’O Sarracino”, interpretata insieme a Ciccio Merolla, e con la sua “Primmavera”.

L’evento sarà trasmesso lunedì 10 luglio alle 20:50 da Canale21.

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