Napoli, Carosone power
la notte del premio glocal
Nel 2003 il Premio Carosone era stato consegnato a Enzo Jannacci. Nel 2023, vent’anni dopo, lo ha ritirato Paolo Jannacci
L’esplosivo dj set carosoniano di Roberto Funaro ha aperto questa quattordicesima edizione mentre sul maxischermo andavano le immagini del ritiro dalle scene dell’immenso americano di Napoli.
Quest’anno, omaggio anche a Sergio Bruni nel ventennale della morte, Federico Salvatore, Diego Armando Maradona, Domenico Modugno. Straordinaria la backing band Afro Blue, ovvero Paolo Sessa (piano), Andrea Palazzo (chitarre), Fabrizio Buongiorno (basso e synth bass), Umberto Muselli (sax e seconda tastiera), Paolo Forlini (batteria), Gerardo Palumbo (percussioni), Helen Tesfazghi (cori).
La platea è stata subito travolta da una sorprendente versione di “Ho giocato tre numeri al lotto”, proposta dalle Kalìka, che dal loro album “Ago, filo ’e parole”, hanno scelto “Fatmah” rendendo omaggio agli Almamegretta. Poi è arrivato Roberto Colella (La Maschera) e, con lui, il ricordo di Federico Salvatore di cui si è sentita la voce nel prezioso inedito “Si t’annascunne”. Colella ha completato il suo momento live con “Pigliate ‘na pastiglia” e “Mirella e Felice”. “Maruzzella” scelta per Dario Sansone (Foja) che con la sua “’A mano ’e Dios” ha portato el D10s nel carosello newpolitano del Premio Carosone. Riconoscimento anche a Bungaro sul palco con “T’aspetto ’e nove” e “La donna riccia”, e ai Suonno d’Ajere, che hanno eseguito in anteprima live il loro nuovo singolo “Fotografia”, insieme a “Buonanotte”, una perla minore del repertorio carosoniano presentata in un abito nuovo, seguendo l’idea di Vacalebre di preservare ogni pezzo del grande patrimonio dell’americano di Napoli.
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