Gegè Di Giacomo
Gegè Di Giacomo (Napoli, 17 gennaio 1918 – Napoli, 1º aprile 2005)
Gennaro Di Giacomo, detto Gegè, cantante, batterista, fantasista dei tamburi.
Nipote del poeta Salvatore Di Giacomo (o almeno così sosteneva lui, ma non ci sono riscontri), iniziò piccolissimo a suonare la grancassa ed i piatti orchestrali insieme con il fratello Pino, che suonava il rullante, prima di avere una batteria tutta sua a dieci anni. Assunto al cinema Sansone per eseguire dal vivo (era l'epoca del muto) le colonne sonore dei film proiettati, come "La grande parata" di King Vidor (1925), impara l'arte di inventare suoni, rumori e trovate da ogni cosa che si potesse percuotere.
Dopo essere stato al servizio delle orchestre di Gino Campese, Nello Segurini, Armando Del Cupola e Gino Conte, il 28 ottobre 1949 venne ingaggiato, insieme al chitarrista olandese Peter Van Wood, da Renato Carosone, entrando a far parte del trio che segnerà la svolta nella storia della canzone napoletana.
Il primo dei dischi di successo del trio, incisi per la Pathé, conteneva "Music music music", suonata da Renato Carosone e Gegè Di Giacomo e cantata da Peter Van Wood, che nel 1952 lasciò la coppia per intraprendere
una carriera da solista.
Gegè Di Giacomo, invece, rimase al fianco di Carosone, che aggregò altri musicisti fino a formare una propria band, definitasi nella seconda metà degli anni Cinquanta come il Complesso Carosone.
Molti dei brani di Carosone nacquero dalla lunga collaborazione con il paroliere Nisa ma il merito dello straordinario successo internazionale fu anche di Gegè, che la sera del 13 maggio 1954, al Caprice di
Milano, durante un'introduzione de La pansé, urlò improvvisamente: "Canta Napoli! Napoli in fiore!", che divenne il suo grido di battaglia, adattato perfettamente a tutti i brani da lui eseguiti, come "Pigliate 'na pastiglia" ("Napoli in farmacia!"), "T'è piaciuta?" ("Napoli matrimoniale!") e "Caravan petrol" ("Napoli petrolifera!").
Il 5 gennaio 1957 Carosone ed il suo gruppo iniziarono a Cuba una fortunata tournée americana, che si concluse con un concerto trionfale alla prestigiosa Carnegie Hall di New York.
Dopo l'addio alle scene di Carosone del 7 settembre 1960, Di Giacomo si lanciò per un po' nell'avventura solista, affacciandosi ai Festival di Napoli del 1961 (dove cantò "Tutt'a famiglia", ripetuta da Aurelio Fierro,
che si classificò terza e "Pi-rikì-Kukè", ripetuta da Gloria Christian) e del 1962 (dove cantò "Chin' 'e fuoco", ripetuta da Cocky Mazzetti ed "'O monumento", ripetuta da Carla Boni), ma non ebbe un successo e decise anch'egli di congedarsi dal mondo dello spettacolo, facendo solo un'apparizione al fianco dell'amico di sempre
Renato.
Ammalatosi negli anni Novanta, Gegè ritornò a Napoli dopo aver vissuto per quarant'anni a Milano e Renato, temendo per lui, scrisse e gli dedicò la canzone "Addò sta Gegè", ancora inedita e presentata al Premio Carosone. Nel 2003 gli fu consegnato in casa, vista la salute malferma, il Premio Carosone.
Muore a Napoli il 1° aprile del 2005.